She Divine web-zine, 10/2002

Credo che i Siderartica abbiano fatto alcuni demo alcuni anni fa, ma è solo ora che avete deciso di realizzare un album. Perché?
Effettivamente da alcuni anni Savelli, Fossi ed io collaboriamo, anche se abbiamo usato nomi diversi. Nel 1997 avevamo un altro gruppo, col quale abbiamo realizzato un paio di demo. Di certo è stato un buon punto di partenza, ma non sapevamo gestire l'intera cosa, sai, un po' di mancanza di esperienza, diciamo che era una cosa nata per gioco, poi a poco a poco la musica è diventata la cosa principale delle nostre vite, fino a prenderci in un modo quasi completo, e adesso abbiamo pensato che fosse il momento migliore per emergere.

Com'è nato il progetto "Siderartica"? E' un modo per fare qualcosa di diverso dai lavori che fai con Kirlian Camera?
Naturalmente, in ogni gruppo, si possono notare personalità diverse, caratteri ed esigenze gli uni con gli altri, per Kirlian Camera posso considerarmi fortunata, poiché ci sono molte affinità tra di noi; riguardo le scelte stilistiche, i gusti musicali, il modo in cui ci rapportiamo alla musica, e non sento alcun bisogno di "avere vendetta" su qualcosa o qualcuno, nè in questa sfera mi sento limitata; il punto è che sono una entusiasta e niente è abbastanza per me, in modo naturale... seguendo le parecchie direzioni da cui provengono le idee, è la soluzione più giusta secondo me, e in aggiunta il rischio riguardo una possibile contaminazione di un progetto a priorità massima è sicuramente evitato.

Come è stato il processo di creazione di "Night Parade"?
Diciamo che tutto è diventato realtà nell'autunno 2000, quando sono nati i primi suoni, non era ancora il nostro gruppo poiché i ragazzi erano impegnati in varie e diverse attività e io stavo insegnando nelle scuole di canto. C'era una gran volontà di non gettare ciò che ci ha sempre tenuto legati; da allora è iniziato a muoversi un processo, fino a diventare realtà quanto è stato pubblicato "Night Parade". Stiamo vivendo quest'album come una somma di episodi personali, emozioni e sentimenti; sentimenti su un dolore che viene dall'ingiustizia della quale l'umanità è ampiamente contaminata; racconta di quelli che possono capire in generale ma non lo accettano; racconta della ferocia di quelli che rischiano di essere distrutti, per far sì che almeno una volta un lamento possa cambiare.

Benché in molte canzoni dell'album c'è un'importante ingrediente "industrial", parecchie canzoni sono realizzate per riflettere sentimenti più umani. Come pensi sia possibile mescolare questi elementi?
La combinazione di sentimenti umani e ingredienti industriali secondo me può dare la possibilità di una nuova interpretazione sull'umanità; sicuramente non accetto la logica di questo mondo; non accetto di dividere i buoni e i cattivi, i neri e i bianchi, i cattolici e i buddisti... Voglio che esistano diverse combinazioni e possibilità, faccio musica e non è così bello, ma provo a dare una forma a tutti i possibili concetti, oltre quelli che qualcuno dona noi, e inizio a creare qualche accordo sintetico capace di contenere un cuore puro, sai cosa voglio dire?

In alcune canzoni sono presenti alcuni stili un po' lontani dall'ortodossia "dark". La troviamo una decisione intelligente, ma cosa diresti alla gente che non la pensa così?
Verso i vent'anni non riuscivo a capire il vero significato da dare alla parola "dark". La nostra musica non è adatta a quelli che intendono "dark" come una cosa alla moda e seguono questa regola ciecamente in ogni dettaglio. Immagino che "Night Parade" non possa essere apprezzato da quelli che "suonano essere la gente dark", ma sicuramente può essere capito da quelli che hanno un chè di dark dentro.

Non solo nell'estetica della copertina, ma anche in alcune canzoni del disco c'è una certa sensazione di freddo. E' una sensazione provata in anticipo?
L'intero album è permeato da uno scenario innaturale e metafisico, dove il freddo è il regolatore; è coperto da un soffice manto di neve, così è semplice spiegare un sogno di incontaminazione, riguardo una reale purificazione, mostrata anche attraverso la crescita dell'album.

Includi una versione della canzone dei Joy Division "Atmosphere". Personalmente pensiamo che è molto difficile fare una versione di una canzone di questo gruppo. Cosa ti ha portato a realizzarla? Perché questa canzone e in questo modo?
Davanti a quella canzone ci sentiamo come bambini vicino ad un gigantesco orsetto di peluche, per quanto ci riguarda "Atmosphere" è qualcosa di magico, indimenticabile; non ci interessa se i Joy Division erano carne o pesce, non sappiamo la ragione per cui abbiamo scelto questa traccia invece di un'altra, è stato più forte di noi stessi.

Fai riferimento al non aver usato alcun computer per realizzare quest'album. Hai qualcosa contro l'uso dei computer per creare musica?
Oh no, la mia è giusto invidia per avere nient'altro che un MC 505...

Benché i Siderartica abbiano registrato questo disco, i Kirlian Camera continuano l'attività. Penso che presto suonerete a Londra. Come vedi il futuro dei Siderartica così come dei Kirlian Camera e dell'altro progetto che hai con Angelo Bergamini, chiamato Stalingrad?
Secondo me la cosa buona che riguarda quei tre gruppi è proprio il fatto che ciascuno di loro percorre da solo la sua strada; KIRLIAN CAMERA tra i tre è quello nel quale le risorse stilistiche sono predeterminate ed è più orientato alla sperimentazione, direi che in questo progetto vivono due componenti: passione e ragione; STALINGRAD invece prova ad andare via dal lato celebrale, ma è nutrito di emozioni libere; SIDERARTICA è ancora un figlio diverso, un po' più orientato al pubblico dell'elettronica degli anni ottanta. Naturalmente un collegamento tra i tre è inevitabile in qualche modo, ma se riusciremo a mantenere le loro identità indipendenti l'uno con l'altro, tali identità dovrebbero riuscire a vivere senza invadersi.

Visti da qui, sembra che ultimamente hai giorni molto pieni. Come ti senti, sia come musicista che personalmente?
Da quando faccio parte dei KIRLIAN CAMERA sono sempre stata più entusiasta con questo progetto, fino a smettere momentaneamente il mio lavoro di insegnante di canto; così mi sono trovata coinvolta nel gestire sempre più queste entità. Come musicista mi sento fortunata, perché ho raggiunto il mio sogno di dedicare tutto il mio tempo a questa cosa. Sono circondata da gente come Angelo, il quale rispetto veramente e profondamente, naturalmente ho la possibilità di imparare tanto. Certo, porta tensione questa cosa, per molte ore ogni giorno, e per giorni molto lunghi è difficile almeno per me. Ci sono anche parecchi problemi di diversa natura che vengono dall'esterno, ma posso proprio dire che questo per me è il miglior punto di partenza che abbia mai immaginato.

Bene, nient'altro. Avremmo un sacco di domande da farti, ma sai già che il tempo è contato. Ci piacerebbe vedervi nella nostra città uno di questi giorni, sia con Siderartica, o con Angelo e, in questo modo, farti le domande che restano. Saluti da Barcellona e per favore, porta cari saluti ad Angelo.

  • La Rebelion De Los ntioxidantes / Los Discos De Harpo

  • Taken from: http://www.shedivine.com

  • Italian translation: Adalberto Orrigo - 28.11.2004