Neogothic #5, 12/1995
Kirlian Camera il sentimento elettronico
Dei Kirlian Camera ce ne siamo già occupati
quando nel numero 2 di Neogothic abbiamo recensito il loro penultimo lavoro
"Schmerz" e quando sul numero 4 abbiamo parlato dell'ultimo lavoro "Eklipse
Zwei". All'oggi i Kirlian si stanno preparando per un lungo tour mondiale
accompagnati dall'uscita della ristampa di "Eclipse Das Schwarze Denkmal"
composto nel lontano 1988. Prima che scompaiano per mesi in giro per i vari
stati mondiali, siamo riusciti a realizzare questa interessante chiaccherata
con uno dei gruppi più importanti della scena
electro-dark-sperimentale italiana.
Che legami potreste avere con il movimento tedesco
"Bauhaus"?
Angelo: non ricordo più nulla del Bauhaus, come, del resto, non ricordo
molte altre cose, tanto per ridere... non ricordo spesso le note dei nostri
pezzi dal vivo (e in studio). Ho molti buchi nella memoria, del Bauhaus,
ricordo solo una grande ammirazione, tempo fa. Mi spiace non essere
più esauriente.
Credi ancora che il mondo sia un inferno?
Angelo: lo credo con sempre maggiore convinzione. Ho anche paura che questo
"inferno" non finisca più, neanche dopo la morte. Il dolore sta
diventando sempre più insostenibile. Sono circondato da mostri,
dementi e morti. Obiettivamente, non si può dire che lo spettacolo
offerto dalla vita sia un bel gelato in Agosto. L'atrocità, la visione
interminabile di quest'ultima, non riesce a spegnere il desiderio che ho di
combatterla. Nelle guerre, si ha bisogno di una o più "menti" qui,
siamo isolati. Non deve però essere una scusa per tirarsene fuori.
Non credo sia più salvabile, una vita come la nostra. E' solo terrore,
quello che sento. Lo sento profondo, e mi sta soffocando. Non è un
momento, un "periodo": i miei ricordi iniziano così, certo, è
fin troppo facile parlare di paranoia. Per me è più facile
parlare di una "decodificazione" della mostruosità, cioé,
il fare conoscenza con l'orrore che vive nella gente. Continuamente.
Che rapporti ci sono con la vostra nuova etichetta,
"Discordia" e che relazione mantenete con la vostra vecchia etichetta
"Heaven's Gate"? Cioé per intenderci, siete ancora "indipendenti"
nelle vostre scelte o qualcuno vi può influenzare?
Angelo/Emilia: Discordia è l'etichetta tedesca che ci ha rilevati
dalla Heaven's Gate, cioé da noi stessi, per tre anni di contratto.
Per il momento, i rapporti sono stranamente migliori che all'inizio. Questo,
solitamente, non accade. Klaus Bader, il "capo" di Discordia, non ci ha
mai neppure chiesto di ascoltare un demo. Quando ci ha comprati per il
triennio, ha lasciato tutto nelle nostre mani. L'unica condizione che
dobbiamo rispettare, è la data di pubblicazione dei "lavori". C'è
una democrazia incredibile, a Discordia. Il mese scorso abbiamo mandato a
Dusseldorf anche i Mephisto Walz. Precedentemente, quasi tutta la Heaven's
Gate (Andromeda Complex, Zentral Friedhof, Ordo Ecclesiae Mortis, T.A.C.,
Bel Am, White Legion, Limbo, etc.). Anche Dive, si trova bene là.
Il merito è anche di Willi Stasch (Mental Measuretech/Entre), che
riesce ad essere sempre "molto credibile". Lavora dall'inizio con Discordia.
H.G., comunque, non è stata ceduta, non è il caso. In futuro,
però, produrremo molto meno, limitando la nostra attività a
Kirlian Camera e side-projects, altrimenti il lavoro ci
impedirebbe di suonare. Troppo faticoso. Stiamo dando i nostri gruppi ad
etichette a loro congeniali: in fondo, era per questo che H.G. era nata...
per poter aiutare un attimo nuovi gruppi. Ora, tutti questi musicisti,
possono essere autosufficienti. Abbiamo dato loro tutte le informazioni
necessarie, nel tempo.
Perché avete fatto uscire per la vostra
etichetta la ristampa del CD "Eclipse Das Schwarze Denkmal" del 1988?
Angelo: perché tanta gente lo chiedeva. Lo stesso sarà per
Schmerz, che finalmente, potrà essere pubblicato in versione integrale,
originale.
Avete veramente intenzione di non fare più
concerti in Italia? Te lo chiedo perché il concerto al Macchia Nera
di Pisa è andato molto bene (almeno secondo noi di Neogothic).
Angelo: è vero, non volevo più suonare qui. Stanco di tutto
ciò che non funzionava. Così, dopo 20 anni di concerti (ho
iniziato nel '74) avevo preso questa decisione... però... forse
proprio a Pisa e a Reggio Emilia, ho capito che sbagliavo qualcosa. La
gente si lamentava di questa decisione. Non volevo certo snobbare il nostro
pubblico italiano, ero solo frustrato dal fatto di non poter mai fare vedere
un nostro concerto in modo normale, con tutto quanto in funzione. Però,
la gente delle nuove fanzines, ci ha molto aiutati, in Italia, ed è
merito loro, se ora, una piccola attenzione l'abbiamo anche qui... così,
suoneremo in concerti organizzati da questo "giro". Oramai desideriamo solo
il "nostro" pubblico, non abbiamo interessi a spaziare in troppe aree.
Per il momento, siamo certi di accettare la proposta dei ragazzi di Mit
Liebe Und Tod e suonare a Ferrara. Questa fanzine, insieme a voi di Neogothic,
Dusk Memories, Ver Sacrum ed altri, ci ha aiutati a sentirci "vivi" anche
in Italia. Non si tratta di "farsi i complimenti" si tratta, con fatica, di
aiutarsi tutti a fare vivere la musica e le espressioni che più
amiamo. E qui, in Italia, non è mai stato facile salvarsi dai vari
Freaks stile anni '70; il punk era pieno di gente che barava e non aspettava
altro di rimettere Jimi Hendrix sul piatto del giradischi. Niente di male.
Ma io ne vorrei fare a meno. Questione di gusti. Così ora, la stessa
gente si permette di dire che il gothic, il cyber e l'industrial sono roba
vecchia. Suona grottesco.
Secondo voi in Italia ci sono pochi concerti per
mancanza di soldi o per mancanza di idee?
Emilia/Angelo: i soldi mancano, sicuro. Così manca la gente che
vuole rischiare. Molti sono confusi. Per esempio, dicono "adesso va il
grunge organizzo una bella serata grunge con nuovi gruppi che non vogliono
niente" il risultato sono 6 persone di pubblico. Chi vuole organizzare
spesso non conosce le "zone musicali", non sa, che può fare più
audience lavorando a stretto contatto con aree realmente alternative. Però
bisogna essere credibili. La credibilità non è molto presente
nel mondo di questi cretini.
Ho saputo del vostro tour mondiale, che cosa significa
per voi misurarsi con così tante e variegate platee? E come farete
a conciliare tutti i vostri impegni con una così grande assenza?
Angelo: gli impegni di H.G., come dicevo prima, stanno riducendosi, data la
nuova direzione "più calma". Questo ci permetterà più
tempo per provare. Gli ultimi concerti li abbiamo dati senza una sola prova;
troppo stressante, anche se eccitante, in fondo. Il tour dei Kirlian è
stato posticipato di tre mesi per potere darmi il tempo di rimettermi un po'
in sesto dopo i problemi di questa estate. Questo tour non sarà
continuativo, innanzi tutto, ci saranno soste lunghe. Non so ancora se
sarò in condizioni adatte per poter cantare in piedi. Beh, canterò
seduto. Non abbiamo timore delle varie platee; gli organizzatori, soprattutto
in Germania, Belgio e Brasile sono ottimi, è gente di Discordia, che
ora lavora per questa agenzia affiliata. Per il momento so che lavoreranno
con noi i Current 93. Qualche problema può derivare dalla scelta del
gruppo supporter. So che, la "spalla", la stanno decidendo tra Fortification
55, Second Decay e Andromeda Complex. Inutile dire che preferiremmo questo
ultimo nome. Per quello che riguarda il pubblico, credo che sarà
molto bello, come sempre, stare assieme. A volte si è stanchi morti,
ma il tuo pubblico è sempre capace di farti andare avanti, ancora...
Essere un gruppo così "famoso" come lo siete
voi nella scena underground italiana, paga oppure comporta solo degli
impegni non remunerati?
Angelo: ti costringe ad avere contatti con tanta gente frettolosa, a volte.
Non sanno che si può rispondere ad una lettera prima di mesi, a volte.
Così, fai in modo di trovarlo, il tempo, magari non dormendo (e non
scherzo...). In Italia, quello che facciamo, non lo facciamo certo per
arricchirci!! Per mangiare, ci serve la Germania o il resto dei paesi
più interessati. I contatti con gli italiani esistono per puro
piacere, per simpatia, per identificazione.
Avete qualcosa da aggiungere per Neogothic?
Angelo: sì, vorrei lasciare dette alcune cose a tutti quelli che si
mettono in contatto con noi. Per favore, abbiate pazienza e, non sentitevi
offesi se, a volte, non si può essere presenti subito. Non si può
essere ovunque. Abbiamo sempre risposto a tutti, non si può negare.
A Neogothic, lascio detto di resistere, di trovare sempre il tempo per
dedicarsi a ciò che interessa. In questo senso, di non morire.
Bulbo