Mit Liebe Und Tod #1, Estate 1994
SOTTO L'INCESSANTE PIOGGIA
INTERVISTA AD ANGELO BERGAMINI DEI KIRLIAN CAMERA
"... Io credo veramente che il mondo sia un inferno, anche sulla base di
ciò che i miei occhi mi danno da captare, non mi faccio illusioni se
non nell'aldilà. Quando una persona muore è sempre un po'
più bella che in vita, pensando a come ha sofferto fino a quel
momento...".
Queste furono le parole che Angelo Bergamini, geniale
leader dei Kirlian Camera, ebbe il coraggio di diffondere via etere,
durante un'intervista telefonica sulle frequenze di Radio Sherwood di Padova,
un anno e mezzo fa durante la mia trasmissione "Fuite!". Da allora è
rimasto vivo in me l'interesse per questo personaggio e per la sua musica
inquietamente romantica. Per questo e per un motivo assai scontato e
sacrosanto che andrò presto e spiegarvi era necessario inaugurare
questo primo numero della nostra fanzine con un'intervista-tributo ai Kirlian:
orbene, 17 aprile 1994 al Red'Ko di Reggio Emilian siamo presenti per
quello che potrebbe essere l'ultimo concerto dei K.C. in Italia. Per
l'occasione acquisto il loro ultimo CD "Eklipse Zwei" ed a fine
concerto, raggiunti Angelo ed Emilia, pretendo dedica ed autografo. "Mit
Liebe und Tod - prima di morire": questa è la dedica di Angelo, che
due giorni dopo, il 19 aprile, giorno di concepimento di questa fanza, ho
pensato molto azzeccato come nome per le stessa. Non per niente proprio nel
dualismo incatenato di amore e morte ho da lungo tempo fondato buona parte
delle mie espressioni artistiche, vedendo le due cose come maledettamente
indivisibili, una volta compenetrate nelle pieghe torbide di un animo
ultrasensibile in maniera a dir poco pulsante.... Grazie, Angelo.
Angelo, una componente che ritengo assai importante per
quanto riguarda il messaggio espresso attraverso la vostra musica è
data dalle immagini che proiettate durante le vostre esibizioni live,
immagini della guerra in Bosnia, piene di crudezza. Tu dicevi di ritenere il
mondo il vero interno: è questo il motivo di questa scelta, che, tra
l'altro, ci ha dato sulle prime l'effetto di una certa violenza
psicologica...?
Il fatto è che volevamo far vedere immagini spietatemente reali,
senza bambini denutriti col moccolo al naso, per impietosire.... Immagini di
guerra, di morti, di uccisioni, per dare il senso della disperazione, non
solo la nostra. I ragazzi, più o meno giovani, in Germania più
che qua, sono abituati a guardare la TV ma non i telegiornali, perciò
non sanno niente del mondo che li circonda, non li leggono i giornali. Io
credo di non poter continuare a vivere in questo modo: se continuo così
mi ammazzo...
Deve cambiare qualcosa, bisogna trovare qualcuno per fare qualcosa, se non
fermare la guerra in Bosnia, almeno sensibilizzare la gente anche tramite la
NOSTRA VOCE, siamo persino disposti a fallire se ci chiuderanno la voce...
Perché mai dovrebbero farlo?
Vedi, ci hanno chiesto di fare interviste per cose più "di regime"
come Videomusic: io sono pronto a leggere dei comunicati di guerra come
già ha fatto Faust'o a suo tempo! Ritornando comunque al discorso
precedente, ricordo che agli inizi degli anni '80 quando vedevo ed ascoltavo
i Pere Ubu, stavo malissimo e li odiavo perché mi facevano male. Oggi
li trovo più interessanti di allora, quando vivevo esperienze forse
più difficili ed avevo bisogno di un romanticismo magari più
edulcorato: credo di sentire il loro effetto più romantico perché
c'è qualcosa di positivo sotto, non solo la paranoia, c'è la
luce... Io forse tendo a negare ciò, come molti mi fanno osservare
oggi.
Vorresti dire che non c'è più luce nella
tua musica, nella tua vita? Non credi che in generale questa oscurità
sia in qualche modo voluta dai mass-media, dall'educazione
sociale, che insomma ci venga trasmessa?
Sicuramente non è molto divertente vivere coi canali aperti in tutta
questa situazione perché rischi di finire o al cimitero o in manicomio
o in galera, se hai una certa sensibilità. Oppure scappi, o trovi un
lavoro, ma devi dedicarti anima e core a quello. Ma ad una certa età
non puoi fermarti, è una questione di amore in ciò che credi
davvero e quindi fai. Quando poi scopri che c'è qualcuno che ti
telefona, ti scrive, ti dà una certa soddisfazione... Anche se poi
sono tanti, diventi scemo a rispondere a tutti! Ma è meglio così.
Adesso a causa del successo che stiamo avendo in Germania, siamo obbligati a
rispondere a molta gente.
Noi vi abbiamo visti per Natale a Lipsia al Dark Xmas
Festival, abbiamo notato che siete considerati alla stregua dei vari gruppi
tedeschi. Credi che il pubblico tedesco sappia meglio interiorizzare il
messaggio musicale rispetto a quello italiano e in generale quali sono le
differenze tra la scena gotica in Germania e in Italia?
A livello musicale, di gruppi, non ci sono troppe differenze. Noi non ci
consideriamo rigidamente una gothic-band, abbiamo un pubblico
più ererogeneo, come altre bands. Là comunque è diverso,
anche perché il gotico è nato in pratica in Germania. In Italia
sono tutti più modaioli, c'è stato anni fa il boom del "dark",
oggi forse il gothic non piace! Ci sono molti che si sono persi nelle spire
del passato, molti gruppi cloni dei Sisters anche qua, molti altri non
vengono nemmeno recensiti dalla stampa.
I giornalisti hanno smesso di comprare i dischi,
ascoltano solo quelli che mandano loro, preferiscono spesso non parlare di
gruppi di cui vorrebbero parlare male. C'è chi si "vende". Anche se
per quanto riguarda il gothic italiano la stampa specializzata ha ben
recensito "Symphonia Sine Nomine" degli Ataraxia, e l'Energeia
non è certo tra le indie-labels una di quelle con
più "potere". Che ne pensi?
"Ataraxia" è un nome che sta girando parecchio, anche grazie alle varie
MC autoprodotte già da tempo; a quanto pare tutto lavoro di buona
fattura. Non ho intenzione di commentare tutto ciò, dico solo che
Ataraxia faranno quello che compete loro, ne hanno di certo le possibilità.
Io personalmente sono in contatto con Giovanni, il tastierista, e posso dire
di essere contento perché spesso si creano attriti tra i vari gruppi,
che per mio conto non cerco nè cercherò mai di alimentare.
"Todesengel", il vostro vecchio CD, è dedicato a
tutti coloro (te compreso) che hanno sofferto nelle cliniche psichiatriche o
sotto le crudeltà degli "psichiatri".
Oggi non sono sotto l'effetto degli psicofarmaci, perciò più
esposto ad attacchi di panico ed a dissociazione. Me li prescrivono dal 1975,
credo di esserne assuefatto e di non poterne fare a meno, a rischio di finire
davvero male. Ci preoccupiamo dei problemi dell'assistenza psichiatrica che
è un vero disastro qui...
Credi sia giusto che una persona debba rivolgersi ad un
estraneo, per quanto umano e professionale, dovendolo pagare, sapendo di
avere un tempo limitato, scandito dall'orologio di fronte, per poter esporre
i propri problemi, e che tutte queste componenti insieme riescano ad
aiutarla?
Esistono persone da anni in preda a malattie e disagi mentali, che sono state
capaci di fare autoanalisi e guerra mentale: lo psichiatra può senvire
loro come spalla. Altri, se già maggiorenni, dovendo mantenersi non
possono essere assolutamente lasciati a se stessi, perché rischi di
vederli davvero crollare, sanguinare, ma capita anche questo purtroppo. Fino
a che non sei fuori di testa, non ti prendono nei centri di igiene mentale.
Devi non essere più responsabile, autosufficiente, non sapete ciò
che fai, psicotico, violento e catatonico. E' più che una denuncia
contro i servizi sanitari statali: mi hanno detto qui a Parma che al centro
di igiene mentale non mi prendono perché sono ancora autosufficiente.
Ma cosa aspettate, che mi butti dal balcone? Non è possibile pagare
cifre esagerate per le cure. La quasi totalità dei sofferenti ha la
paura d'essere internato senza poter dire nulla: io lo so, mi sono salvato
negli anni '70 per un pelo. Meglio impazzire a casa, e poi dipende con chi
stai! Io ho Emilia, ho vari amici, ma conosco una donna di 40 anni che è
segregata dai familiari ed è sempre più fuori di testa, e
pensare che avrebbe anche lei la possibilità di guarire, come tutti:
del resto: nessuno è mai completamente perduto.
Io non credo che la psichiatria possa fare veramente
miracoli.
Gli psichiatri fanno del loro meglio. Ti beccano 200.000 lire a seduta
e finiscono per darti indirizzi di altri! Se mi passassero le pillole potrei
anche andare in galera...
Angelo, cos'è che ti dà la linfa per
rimanere in vita, la tua musica, la tua arte?
Forse esistono ancora artisti e musicisti pazzi che vivono della propria arte,
io non ne conosco! Credo l'amore al primo posto, amore per la persona amata,
amore per il Bambin Gesù...
Dicevi di avere la "brutta malattia" di essere cristiano
non cattolico. Perché brutta malattia? Sei cristiano praticante?
Non vado a messa perché non c'é più Gesù Cristo,
nelle prediche i preti parlano di Forza Italia, fanno sermoni contro il
comunismo, anche durante i funerali. I cattolici sono dei mostri, dei
satanisti!
Perché avete deciso di non suonare più
in Italia? Vi sentite non considerati?
Non è per ragioni personali, ma non è per noi possibile spendere
un milione e guadagnare altrettanto. Noi dal vivo suoniamo, non siamo in
playback come tanti gruppi elettronici e perciò necessitiamo dei
mezzi tecnici adeguati. Gli impianti sono sempre peggiori qui, ci siamo
trovati meglio in Germania est!
Credi che ci sia una diversa mentalità per
quanto riguarda l'idea del concerto live, perché qui c'è
così scarsa partecipazione e sensibilità?
Beh, noi di pubblico qui ne abbiamo abbastanza rispetto a tempo fa. Qui
esistono locali caotici in cui la gente non viene apposta per sentire il
concerto e finisce col fischiare i gruppi. Là è diverso, questo
non capita, addirittura i ragazzi comprano dischi e gadgets e soprattutto
vengono per sentirti, poi magari se ne vanno; in Germania in una serata live
importante circolano più soldi, perciò tutto è quasi
sempre più organizzato e soddisfacente per tutti. Noi sicuramente
là siamo più pagati. Qui neanche ti fanno il contratto!
Qual è la differenza di impostazione e
mentalità tra la stampa musicale qui e in Germania?
In Italia tutti aspettano le grosse mode provenire dalle spinte delle
major discografiche, e poi solo dopo sono decisi a supportare. Nessuna rivista
è ben direzionata, nessuno vi lavora per passione, neanche Rockerilla
sopporta Rockerilla!
Vienna, la passione per la tradizione asburgica, oltre
che il vostro successo in Germania. Perché secondo te molta stampa ha
travisato alcune vostre idee e concetti, vedendovi in pratica come dei "nazi"?
C'è stata in passato la tendenza da parte di vari gruppi, anche metal
ad "insvasticarsi" perché la cosa fosse funzionale al loro successo,
laddove per noi non è mai stato così; noi credevamo nel
decadentismo, ci cibavamo di Visconti, Fassbinder, Fleischmann, personaggi
non fascisti!
Cosa rappresenta il vostro ultimo lavoro "Eklipse
Zwei" in termini strettamente emozionali?
E' la seconda parte di un discorso di "elettronica umanizzata" sulla perdita
nello spazio, l'annullmento della mente, i comandi che non rispondono più...
In generale però mi aspetto che la gente si svegli prima o poi!
Come molti sanno tu non lavori soltanto per i Kirlian
Camera, ma anche per altri gruppi come Bel Am, T.A.C.,
Andromeda Complex, e tutti avete più "giro" in Germania. Non
hai mai pensato di trasferirti in Germania?
Ci hanno chiesto di lavorare nel management della Discordia, probabilmente
metteremo le basi presto per farlo. Siamo costretti a farlo per lavorare di
più e meglio, senza trascurare comunque i vari contatti qui. Mi
interesseranno sempre le collaborazioni, le produzioni, odio fondamentalmente
le "guerre" tra le bands. Non sopporto chi si crede chissachì e pare
faccia apposta a cercare il proprio spazio volendone rubare a te. Credo che
per i gruppi validi ed originali ci sia sempre spazio. Lo spero!
La speranza è anche la nostra. Nell'attesa che
l'auspicato risveglio sia quello di molte persone tra le quali possa regnare
una sincera e fraterna comunione d'idee e sentimenti. Comunque sempre consci
del male attorno, pronti a combatterlo in ogni sua estrinsecazione.
Disorder