Heimdallr web-zine, 10/2002
Da una industriosa parte della moderna Italia vengono i Siderartica,
uno straordinario progetto guidato da Elena Fossi dei Kirlian Camera e completato da Andrea Fossi
e Andrea Savelli. Il loro album di debutto, "Night parade", è un viaggio in un mondo
inzuppato dalla malinconia e tristezza, generate da atmosfere dark e freddi passaggi sonori
elettronici. Elena ci guida tra la neve e il gelo del mondo ghiacciato dei Siderartica...
Il modo più appropriato con cui iniziare, penso, sarebbe con una
breve introduzione al gruppo e alla sua storia. Chi sono i Siderartica e quando si sono formati??
Elena - I Siderartica sono un piccolo trio di paperi notturni alla ricerca del Regno-della-Neve,
alla ricerca di percorsi glaciali sui quali proiettare ogni parola e ogni respiro. Questo è
un gruppo piuttosto giovane, benché abbiamo già lavorato insieme su progetti
diversi, sotto altri nomi, infatti l'incarnazione di oggi vede la sua prima luce un anno e mezzo
fa.
Da dove viene il nome Siderartica e cosa significa?
Elena - Il nome è un assurdo costrutto di due parole: "siderurgia" e "artica", che è
una giunzione di "ferro" - quindi una metafora di robustezza - e "neve", che finemente
significa 'fredda delicatezza', qualcosa come ghiaccio sottile. Questo è lo scenario
musicale che, usando il nostro nome, vorremmo evocare.
"Night Parade", il vostro magnifico album di debutto, è stato
pubblicato un po' di tempo fa tramite l'etichetta italiana Shadowlab. Potresti per favore
darci qualche informazione sulle registrazioni ivi presenti? Quanto è vecchio il materiale
là presentato e quanto ci è voluto a registrare e produrre l'album? Sei soddisfatta
del risultato totale? Che tipo di feedback hai ricevuto dalle persone che l'hanno già
ascoltato?
Elena - Le sessioni di registrazione iniziarono un anno fa, approssimativamente, e sono durate
cinque mesi, ma le prime idee sono venute nel marzo del 2001, diventando a poco a poco concrete
nella forma-canzone, aprendo la strada all'intero progetto. Il lavoro globale è stato
piuttosto "artigianale", infatti l'album è quasi interamente fatto in casa, con una
comune Roland MC-505 di supporto in tutto il nostro viaggio; e, poiché il microfono era
inadatto alla situazione, abbiamo provato a registrare le voci in bagno, nella vasca, così
da ottenere un ambiente con più riverbero. Che, per noi, è stata una nuova e utile
esperienza e la nostra maggiore soddisfazione è stata realizzare quest'album che ci
appartiene così tanto. Riguardo quelli che l'hanno ascoltato sembra capire che questa
sensazione è corretta, infatti abbiamo ricevuto molti commenti e opinioni sul nuovo lavoro,
nei quali l'attenzione degli ascoltatori ai dettagli è venuta fuori chiaramente. Non sappiamo
se siamo compiaciuti o piuttosto sorpresi del risultato.
Con la sola eccezione del remix di "Arkhangel'sk" fatto da Lamachina,
non ci sono campionamenti usati in nessuna delle tracce dell'album, fatto che vale la pena notare.
Cosa ne pensi in generale sui campionamenti usati nella musica? Ci sono molti artisti che usano i
campionamenti coscienziosamente per migliorare il proprio materiale e creare qualcosa di nuovo
rispetto i suoni già esistenti, ma cosa ne pensi di questi gruppi o artisti che basano il
loro intero lavoro sul campionamento e il remixaggio del lavoro delle altre persone? Può
essere ancora considerata musica originale o è solo un collage di suoni e pezzi musicali
senza scopo alcuno?
Elena - Non considero il campionamento una cosa così negativa, ma penso che sia negativo
farlo senza cervello! A poco a poco, uno che fa musica elettronica si rende conto che aumentare
la quantità di suoni ed estrarre elementi da parecchie fonti è quasi un dovere.
Poi, in vendita, si trovano CD per campionamenti che includono suoni liberi dal copyright che
contengono tanti suoni presi da dispositivi costosi, non solo CD che contengono groove e pattern
pre-preparati. Senza dubbio, trattare e riprocessare anche campioni liberi dal copyright è
più onesto e soddisfacente, poi, soprattutto, dà più identità al progetto.
Comunque, al momento non mi piace l'idea di basare l'intera attività sul campionare o
remixare i lavori fatti dagli altri.
Inclusa nell'album c'è una cover superba di "Atmosphere" dei Joy
Division. Perché hai deciso di fare questa specifica cover? I Joy Division ti hanno
influenzato? Di conseguenza, quali altri gruppi/musicisti o artisti in generali credi che abbiano
avuto un'influenza diretta sul tuo lavoro?
Elena - Scegliere "Atmosphere" è venuto naturale a tutti noi. Non dipende dalla bellezza,
la forza o la poetica di tale canzone; l'abbiamo sentita appartenere allo stato d'animo dell'album,
nel miglior modo possibile. Rispettiamo tanto i Joy Division, ma immagino che se "Atmosphere"
fosse stata composta da Britney Spears ci sarebbe piaciuta lo stesso! Questa canzone mi fa
tremare ogni volta che la sento, così come quando la canto. Ho avuto un pensiero, un
desiderio, è diventata mia, almeno un po'. Non è facile dire da quali artisti
proviene la nostra influenza, sebbene possa citare alcuni gruppi come ad esempio gli Ultravox o
Goldfrapp.
"Night Parade" si apre con "Eintritt In Die Fabrik", una traccia industriale
piuttosto rumorosa, che certamente non è rappresentativa del suono generale dell'album che
sembra seguire il percorso Dark/Electro Wave. Come è stata fatta questa traccia?
Sperimenterete con forme industriali più ruvide in futuro?
Elena - Se in un certo senso "Eintritt in die fabrik" non può essere la traccia
rappresentativa dell'album, ha comunque una funzione importante per il significato di questo
progetto. I Siderartica prendono le loro origini dalle industrie di ferro e acciaio (la città
dove siamo nati è praticamente un contenitore di ferro). Così ci piaceva introdurre
il nostro album presentando quel genere di "atmosfera quotidiana". Non volevamo mettere
l'ascoltatore sulla traccia sbagliata, piazzando questa canzone all'inizio, ma essa rappresenta
una sorta di "doloroso accesso", oltre il quale ogni cosa si placa. Penso che metteremo altri
ingredienti "industriali" nel nostro suono, ma non mi piace molto usare rumore senza senso, ci
sono già abbastanza "noise-makers" banali.
Nei tuoi testi spesso menzioni la crudeltà e l'insensilità
dell'umanità e l'impatto che hanno sull'individuo. Sembrano anche riflettere l'incapacità
e la svogliatezza delle persone nel prevenire guerre dall'accadere. Credi che questa nuova
turbolenza mondiale che attualmente stiamo fronteggiano potrebbe condurci agli effetti disastrosi
di una nuova guerra globale, e se così, pensi che ci sia qualche possibilità di
evitare questo punto?
ELENA - I miei testi sicuramente rivelano la mia idea del mondo: un mondo ignorante, incurante,
impreparato, sfiducioso. Non sto dicendo che ogni essere umano appartiene a tale dimensione;
voglio semplicemente usarle contro quelli - una stragrande maggioranza - che si sentono bene in
questo modo, persino capaci di guardare le notizie mangiano popcorn non essendo parte degli
eventi, e soprattutto nè preoccupati nè perturbati da esse. A volte ho la sensazione
di essere involontariamente finita in una macchina del tempo tragica e strana, dove la comprensione
di ciò che è il male è proprio impossibile (la guerra? Satana?), ma è
possibile essere grandi nel fare i compiti dati a scuola. Così, scrivere testi per me è
come mandare un SOS all'esterno: c'è qualcuno che vuole combattere per migliorare gli
atri e se stesso/a? E se i deboli sono rappresentati dalle marionette inutili e superficiali e da
parassiti senza valore, allora... eliminiamo la debolezza stessa. Secondo me, il problema reale
deriva dal fatto che la genta fa la guerra senza sapere la ragione per cui la fa. Chi ottiene dei
vantaggi da questo, non può smettere di chiamarli a combattere la sua guerra, e poi loro
vanno, sentendosi come se fossero già eroi. Questa è la cosa peggiore. Non posso
dire nient'altro.
Sebbene la vostra musica sia relativamente dark e malinconica, il tuo
artwork è dominato dai colori del bianco e varie gradazioni di blu e non dal nero,
come uno si aspetterebbe. Il bianco è di solito associato al ghiaccio e alla freddezza
dell'inverno, mentre il blu è principalmente associato al mare e al cielo. Trovi che questi
colori si adattino di più allo stato d'animo della vostra musica e a quelle che sono le
immagini o i pensieri che volete trasmettere all'osservatore con l'uso di questi specifici
colori?
ELENA - Per come la vedo io, "dark" non suona come un sinonimo di depressione. Il nero è
un colore magico, sempre perfetto, ma vogliamo rappresentare qualcosa di più vivo, più
efficace. Vogliamo sentire il freddo impetuoso dell'inverno sospeso nei nostri cuori, rendendoli
in armonia con la forza. Definire semplicemente un paesaggio non è di alcun interesse,
per noi; la natura è cieca, non è flessibile per niente, perché banalmente
si accetta. Siamo interessati nel carattere dell'ambiente, nella passione che tale ambiente è
capace di generarsi, nella sua vita, che muove la propria forza incarnata.
Tornando agli anni '80, la scena elettronica italiana ebbe un grande impatto
sugli sviluppi musicali mondiali e giocò un ruolo prominente nel formare l'intero
movimento Electro-Pop. Al contrario, oggi sembra che pochi gruppi riescano a fare
carriera oltre i confini italiani o del sud Europa. Pensi che ci siano ancora gruppi in Italia
che hanno il potenziale per diventare grandi come i loro predecessori fecero due decadi fa? E se
sì, potresti nominare alcuni gruppi che credi meritino un riconoscimento più ampio
da parte del pubblico?
ELENA - Dubito che esistano gruppo potenti come era negli anni '80. In quei giorni c'era una certa
povertà di idee, di fantasia, di mancanza di buoni cambiamenti, e c'era la tendenza
nell'annegarvi indossando le vecchie magliette sbiadite. Comunque, in quest'oscurità
recondita, ci sono gruppi fluttuanti che vale la pena menzionare. Alcuni nomi? In ordine casuale...
Kinetix, Kebabträume, Pankow, Criminal Asylum, Chirleison, Leutha e... mi spiace... Kirlian Camera!
C'è un nuovo MCD dei Siderartica in uscita a dicembre che contiene
materiale inedito e nuovi remix. Per favore potresti darci alcune informazioni in più su
questo disco?
ELENA - Infatti abbiamo deciso di pubblicare un mini-album a dicembre, probabilmente intitolato
"Atmospheres". I gruppi che si stanno occupando di remixare le nostre canzoni sono i tedesco-americani
Y-LU-KO, un altro duo dagli USA chiamato Morph e Angelo dei Kirlian Camera. Le nuove
canzoni suonano un po' più drammatiche e scure, in un certo senso proprio adatte ai tristi
giorni di Natale........................
Elena, a parte i Siderartica, sei anche un membro permanente dei leggendari
Kirlian Camera, e mantieni anche un progetto parallelo con Angelo Bergamini sotto il nome di
Stalingrad, il quale eccellente debut album "Court-Martial" è stato recentemente pubblicato
tramite E.N.D.E.. Ci sono novità dai campi di Kirlian Camera o Stalingrad e cosa dobbiamo
aspettarci da queste due entità musicali apparentemente diverse in un prossimo futuro?
ELENA - Riguardo i Kirlian Camera, diciamo che è il momento per le innovazioni: nuova
etichetta, nuovi percorsi musicali, concerti in paesi diversi, e così via. Al momento stiamo
lavorando su un doppio album che è un po' particolare, poiché contiene due CD dal
suono differente che sono comunque profondamente complementari: dove uno suona romantico, melodico
e perduto nella riverenza a dispetto del suo stato d'animo inquieto e preoccupato, messo in
un'atmosfera autunnale rallentata, piovosa e patologica, l'altro è riempito da energia e
potenza, essendo infatti fatto totalmente di rifacimenti in stile techno di vecchie melodie dei
KC, più un paio di remix fatti da altri gruppi, e qualcosa di più. Tale album
uscirà a marzo, co-prodotto e distribuito da Trisol, sembra. Nel frattempo
stiamo pensando ad un possibile singolo di Natale, uno split con entrambi Kirlian Camera e Stalingrad,
una traccia inedita ciascuno, fatte globalmente con suoni di orchestra e voci. Non sappiamo quale
etichetta lo pubblicherà, ancora. Continueremo a suonare live con Stalingrad; la prima data
del nuovo anno è Roma, a gennaio.
Lamachina (Ludwig Baumann & Gianluca Becuzzi) ha fatto un remix della traccia
"Arkhangel'sk" che è inclusa nell'album. Hai in mente altre collaborazioni di questo tipo?
ELENA - Sì, siamo attualmente interessati, infatti alcuni gruppi sono al lavoro sulle
nostre canzoni, come già detto.
I Siderartica hanno già suonato alcune date live in Italia e Germania.
Sei soddisfatta dei concerti passati e cosa bolle in pentola riguardo le attività live?
ELENA - I concerti che abbiamo fatto sono stati sicuramente agitati e molto soddisfacenti, per
noi, infatti a dispetto del fatto che questo è una sorta di debutto, abbiamo sentito un
calore dal pubblico che davvero non ci aspettavamo, specialmente man mano che i concerti
proseguivano. Riguardo i giorni futuri, so che qualcuno si sta dando da fare per farci andare in
tour; sicuramente, a Novembre suoneremo a Reggio Emilia, Italia, che potrebbe essere seguita da
un altro concerto vicino Firenze, ma non sappiamo le date esatte degli eventi, ancora. Comunque,
ogni volta che suoniamo live con i Kirlian Camera, lo zio Angelo ci dà la possibilità di
suonare un paio di canzoni dei Sider!!!!
John K.
Taken from: http://www.heimdallr.ch
Italian translation: Adalberto Orrigo