D.L.K. 'zine 0011 #3, 03-04/1997
KIRLIAN CAMERA
Eternity Tour '97
Roma - Velvet -15 March 1997
La sola data italiana della seconda parte del tour europeo dei KC
per promuovere il loro ultimo album "Pictures from Eternity" (la prima parte del tour cominciò
all'uscita dell'album, ottobre '96).
Le porte del VELVET si sono aperte alle 22:00 anche se l'inizio del concerto era annunciato per
mezzanotte. Verso le 23:00 il numero di persone era notevolmente cresciuto e l'accesso al
concerto è stato aperto così solo alle persone col biglietto (che è diverso
da quello della discoteca) era consentito di entrare. Presto il piccolo accesso era pieno di
gente vestita di nero, anche se c'era gente più grande e meno dark di quelli che vengono
al VELVET per altri concerti (come Limbo, Templebeat, L.I.N. and Kebabträume).
A mezzanotte Ivano Bizzi (ingegnere del suono dei KC dal 1989
e adesso sostituto di Simone Balestrazzi, che lasciò il gruppo dopo il tour del '96) sale
sul palco, dopo aver provato i microfoni e programmato le tastiere, e acceso il DAT che ha suonato
durante il concerto l'intro "Tauko" (ultimo brano strumentale di "Pictures from Eternity").
Dopo l'intro hanno iniziato a suonare "Solaris IV/A" tratta dal penultimo album "Solaris - the
last corridor" del '95 e in quel momento i due membri dei KIRLIAN CAMERA,
dopo essersi avvicinati al palco tra le persone, sono saliti. Bergamini, completamente vestito di
nero e con un passamontagna sul volto, recita (con una voce estremamente trattata) il testo della
canzone leggendolo da un diario, mentre la splendida Emilia Lo Jacono suona (insieme a Bizzi)
i synths. Il pubblico è rimasto totalmente ipnotizzato dal ritmo incessante della lunga
canzone e dalla luce stroboscopica.
A fine canzone c'è stato un applauso confuso e poi tutti noi siamo stati trascinati
nelle atmosfere cimiteriali di "Vienna" (cover degli Ultravox inclusa in "Todesengel - the fall of
life" del '91), opportunatamente accorciata rispetto la versione studio che dura più di 8
minuti.
Ma ad un certo punto, sul ritmo di "Vienna" inizia la canzone "Helden Platz II" (dal
mini album "Schmerz" del '92) cantata dalla brillante voce di Emilia Lo Jacono. Dopo una cover
dei T.A.C. i KC suonano il singolo "Your face in the Sun " (da
"Pictures from Eternity"), e alcune ballate acustiche: "Field of Sunset" (da "Todesengel")
cantata da Bergamini e suonata dalla Lo Jacono con la chitarra acustica e Bizzi al timpano,
e "Sea of Memory" (da "Erinnerung" del '94) molto ben eseguita da Emilia alla voce e chitarra,
con Bergamini al timpano e Bizzi alle tastiere. A quel punto una sequenza di quattro veri
capolavori letteralmente galvanizza il pubblico; la classicità di "Ascension" (opening-track
di "Pictures From Eternity") fa tremare, la romantica ballata "In the Endless Rain", cantata
dalla Lo Jacono (la versione originale era cantata invece dalla ex-vocalist Bianca Hoffmann-Santos)
è uno dei migliori momenti dell'intero concerto, poi suonano una versione deviata di
"Heligenstandt" (da "Todesengel") che era molto EBM, sia agile che glaciale (le luci
stroboscopiche aiutano a sottolineare la scansione ritmica della canzone) e finalmente l'hit
"Eclipse" (nella versione pubblicata sul mini-cd "Eclipse Zwei" del '94) che conclude il concerto.
Gli applausi del pubblico spingono Bergamini e gli altri a tornare sul palco per suonare
una nuova versione della nota "Erinnerung" (dall'omonimo album) che risulta notabilmente
migliorata rispetto la già buona versione originale, sul quale potente battito stile EBM
tedesca Bergamini recita (questa volta a viso scoperto) versi del poeta tedesco August Stramm con
toni molto drammatici.
Dopo applausi sempre più incoraggianti, i Kirlian Camera
suonano le due ultime canzoni, "Raindome" e "Der Tote Liebknecht", due ballate tratte da "Schmerz".
Durante l'esecuzione, acustica, Bergamini (che suona anche il clavicordo in alcune
canzoni) canta insieme alla Lo Jacono (che suona anche la chitarra), mentre la seconda, più
elettronica, assume toni simili a quelli orchestrali e conclude il concerto in un grande modo.
Sono le due del mattino passate e i dj Diego Dionisio e Paul Toolhill iniziano a passare
selezioni musicali rispettivamente di new wave/gothic e EBM/industrial fino alle 5:30 del mattino.
Nonostante alcuni problemi tecnici (nella prima canzone ci sono stati alcuni problemi con
gli effetti vocali e la parte acustica ha perso molto del suo fascino per via della cattiva
amplificazione della chitarra - e del timpano) e l'assenza del video che caratterizza i
concerti del gruppo da tanto tempo fino ad oggi, il concerto è riuscito ugualmente bene,
coinvolgendo il pubblico con atmosfere dal freddo al robotico, dal romantico al classico.
Diego Loporcaro
Taken from http://www.chaindlk.com/magazine.html
Italian translation: Adalberto Orrigo