Ciao 2001, 07/1988
KIRLIAN CAMERA
Eclisse pop
Il nuovo album della band guidata da Angelo Bergamini ha
intelligentemente perduto le influenze commerciali che caratterizzavano il loro
mix più recente: "Ocean".
Questo disco è il coraggioso "Eclipse" di cui ci parla diffusamente il gruppo.
Roma.
Un paio di anni fa abbiamo parlato già di loro per la pubblicazione di
"Ocean", un interessante singolo/mix in vinile pubblicato dalla Virgin. Un
intrigante incontro di sonorità dark, ritmi elettronici con un'affascinante
voce femminile. Ma Angelo Bergamini, che potremmo definire il capo carismatico
(non levando nulla ai membri attuali dei Kirlian Camera) del gruppo espresse le
sue proprie perplessità sulla produzione della canzone (poi data a Oderso
Rubini) che la spinse un po' lontano dalle intenzioni originali.
"E devo dire che Angelo aveva ragione - Walter Mameli
di Rose Rosse, un'etichetta bolognese carica di speranze italiche, ce lo confida -
ho ascoltato la versione originale di "Ocean" ed era straordinariamente bella,
più della traccia poi pubblicata". E' un pomeriggio
estivo assolato: Roma si sta preparando alle prime vacanze. Quando incontriamo l'intero
gruppo dobbiamo notare un piccolo, apparente, contrasto: Bergamini è nel
suo solito look dark, fiancheggiato dalla nuova cantante Bianca Hoffman, e da
Graziano "Charly" Mallozzi anche lui in nero. Il solo ad indossare jeans e
maglietta a quadretti è Mauro Montacchini, uno dei primi fondatori del
gruppo assieme ad Angelo, tornato solo adesso dopo anni di assenza anche per
riempire il ruolo lasciato da Mallozzi, batterista elettronico, che ha preferito
cambiare il suo ruolo con quello di produttore internazionale: a parte la
coproduzione dell'ultimo album dei Kirlian, "Eclipse", si è occupato
recentemente di "N.O.I.A." assieme a Jay Burnett.
- Ho ascoltato attentamente "Eclipse": ho notato un
po' di distanza dalle atmosfere sicuramente più fruibili di "Ocean"
che sinceramente mi piace molto. Questo LP mi sembra più difficile
dal lato commerciale. Perché questa scelta, possiamo dire, coraggiosa?
Bergamini - Questo parziale cambio di direzione è dovuto parzialmente
al cambio di produzione, principalmente mia, aiutato da Charly e da John Freyer,
già noti per il loro lavoro con This Mortal Coil e Depeche Mode. Abbiamo
usato tanta tecnologia, ma l'uso delle macchine in se stesso, come i sequencer,
è molto limitato. E poi, per la prima volta, abbiamo scritto un album
che riflette al 100 per cento il nostro stato d'animo, sia nei testi che nella
musica. Anche le due cover, da "Epitaph" dei King Crimson a "A Nothing Life"
dei Death In June (inclusa come traccia extra solo sulla cassetta) mostra
molto l'argomento morte più di quanto fatto in passato.
Il contrasto aumenta per un momento: Angelo, con la sua
aria statuaria, quasi mediumistica, inizia a parlare della morte... fuori il
sole splende e la città impazzisce in una delle vie più
commerciali di Roma, totalmente inconsapevoli che prima o poi la volontà
deve sottostare al faccia a faccia con l'estremo saluto. Comunque non c'è
tristezza in tutto questo, forse solo un'atmosfera malinconica... Chi parla
della morte non è molto apprezzato, forse perché ci ricorda
un passo inevitabile che chiunque vorrebbe rimandare il più possibile.
- Recensendo il vostro LP ho supposto che l'oscurità
che la tua musica emana non è altro che il buio proprio prima dell'esplosione
della luce dell'alba. Così come per il titolo dell'album, un'eclisse,
un fenomeno temporaneo.
- Esatto, questo ci piace molto. Altrimenti avremmo scelto un altro titolo.
L'eclisse può anche andare via... L'eclisse è diventata davvero
una routine quotidiana... Angelo diventa piuttosto
pessimista, o forse realista, punti di vista. "E' il senso della tragedia,
non della paranoia, forse a volte un po' inebriato...".
- Bene, infatti le vostre tastiere a volte sono un po'
"de profundis"...
- E' proprio in questo modo, un'invocazione più dolce della morte,
quando sei perduto, ad es. in una sera d'estate, sotto piante molto belle,
e senti vicino alcune ombre, e senti che stai morendo... Non sono depresso,
o forse lo sono un poco, ma senti che c'è qualcosa di così
dolce e angelico, un così grande amore... Morte come ritorno alla
Grande Luce, ritorno al Padre...
Angelo sorprende sempre. E' capace di parlare di sensazioni
estreme mantenendo un'attitudine quasi atarassica, senza agitarsi. A volte traspare
un po' di stanchezza. Davvero il progetto Kirlian Camera non è nato ieri.
- All'inizio suonavo in un gruppo heavy metal e progressive, per farmi conoscere,
poi ho supportato varie band ai concerti, finché è arrivato il disco
del 1981, come Kirlian Camera. Nell'83 ci fu una piccola pausa con gli Hypnosis,
con loro vendemmo circa 1,200,000 copie e, essendo inesperti riguardo i contratti
musicali, ricevemmo in totale circa 465000 lire! Un furto autorizzato.
Poi c'è stato "Ocean" che ha fatto parlare un po' più di noi. Ma
già prima il mix "Blue Room" era uscito (davvero
interessante e bello).
Kirlian Camera è il nome di un dispositivo elettronico
che permette di fotografare l'alone elettromagnetico attorno gli oggetti e gli
esseri viventi. Gli spiritualisti più estremi preferiscono parlare di anima,
ma quando qualcuno h notato che quest'aura eraa anche attorno la moneta da 100 lire
il mondo scientifico rifiutò l'interpretazione. Davvero, e questo dimostra
quanta faziosità c'è discutendo di certi argomenti, erano solo emanazioni
energetiche: se qualcuno vuole chiamarle con nomi differenti... ma dopotutto esistono.
E il gruppo stesso sembra essere circondato da quest'aura. Ha il suo proprio fascino,
perché in un'epoca di standardizzazione nel nome del gusto dominante loro
procedono nel loro cammino coraggiosamente, senza esitazioni.
"Sicuramente a volte la situazione è scoraggiante - Mameli
ancora confida in noi - è incredibile notare quanto oggi,
differentemente dai '70, quando un gruppo come i Kirlian avrebbero avuto molti fan,
il gruppo è ignorato dopo l'ascolto dei primi due rutti perché non
è di tendenza: voglio dire che non fa ballare, non è un suono allineato
con i suoni commerciali. Questo è assurdo per quanto riguarda un punto di
vista artistico, critico, di abitudine".
Non possiamo dire che ha torto: anche Battiato, in
un'intervista recente, ha detto che procediamo per estremi, nell'ambiente
della moda musicale, senza una logica o un percorso educativo. Dal
coinvolgimento illimitato alla serietà più scura finiamo
in discoteca per una 24 ore non stop e con la politica del redimerci...
- E tu Bianca, come hai rimpiazzato Simona Buja, la cantante
precedente?
- Ho sentito che stavano cercando una cantante, ma io ero diplomata in flauto
al Conservatorio. Ho studiato classica, e amo la culture precolombiana che
unisco all'interesse per il Buddismo. Nel mio passato ci sono anche i Pink
Floyd e gruppi heavy metal. Sono meno stanca di Angelo, non posso vivere
con uno stato d'animo depresso il cantare della morte. Piuttosto sono un'entusiasta.
La nostra idea della morte è molto romantica, un imbellimento della morte.
La morte è solo un passaggio, il ritorno ad una fusione, non un passo
definitivo...
Alessandro Staiti
Italian adaptation: Adalberto Orrigo (the original article has been lost)